Il Centenario (2023)

Storia dell’Acerbo
Lo storico edificio nacque come convitto per la villeggiatura del convitto nazionale di Chieti e fu costruito tra il 1880 e il 1883 nell’allora Castellammare. Da subito pensata come una struttura imponente e quasi austera che godeva di un bellissimo panorama e dominava la curva della stazione che anni dopo vedrà il passaggio della gara per la coppa Acerbo. Il convitto rimase fino al primo ottobre 1923 quando, grazie alla riforma Gentile, il Comune decise di farci l’Istituto tecnico per ragionieri e geometri. Inizialmente gli alunni erano pochi ma l’Istituto cominciò a crescere quando Pescara divenne Provincia.

Durante la seconda guerra mondiale l’Istituto fu adibito a scuola per gli allievi aeronautici e fu pesantemente colpito dai bombardamenti e si racconta che la storico segretario della scuola Dott.Gennaro Partenza fece in modo di salvare tutti i documenti dell’archivio scolastico.
La scuola fu intitolata da subito a Tito Acerbo, nobile di Loreto Aprutino, morto nella Grande Guerra dopo alcuni atti di eroismo che gli valsero la medaglia d’oro.

La prestigiosa scalinata che collegava l’Istituto alla città fu coperta dopo la costruzione del sottopasso ferroviario e a ricordarla vi è ora solo un murales dipinto dai ragazzi del liceo artistico diversi anni fa.

Oggi l’Acerbo è ancora uno degli edifici più prestigiosi della città di Pescara e con i suoi oltre mille alunni continua la tradizione di una scuola che ha attraversato tutto il Novecento e che ha visto nelle sue aule personalità come Ennio Flaiano, Federico Caffè e Andrea Cascella.

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